Here at Shareably, we’re sent hundreds of articles every week depicting all different types of heartwarming moments. Unfortunately, we’re not able to share all of them. When we came upon this story, however, we knew it was something that had to be shared with all of you.
The life of a disabled dog isn’t glamorous. Because no human wants to take care of you and your disabilities, you’re neglected. As a result, most disabled dogs end up at animal shelters. For this particular disabled dog, however, she was about to meet an unlikely savior.
Kolima is a dog suffering from wobbly syndrome, a condition that prevents Kolima from growing at the same rate as the other puppies in her litter. As a result, Kolima is unable to walk comfortably on her own and she’s constantly in pain. That’s when Kolima met Paolo.
Now Paolo isn’t a human nor a dog. In fact, Paolo is a donkey. You may be wondering what kind of relationship a dog and donkey could have. Well, you’ll be surprised to hear that Paolo the donkey has adopted Kolima as his own and the two of them interact like they’re best friends when they’re together. Watch the video below to witness this heartwarming relationship. I hope you have your tissues ready.
Please SHARE this wonderful animal friendship with your friends and family.
Lui è Kolima.Kolima è un Kangal, un Pastore dell’Anatolia, il cane più imponente che io abbia mai visto, ed è diventato membro della nostra famiglia esattamente un mese fa.Purtroppo Kolima ha una patologia maledetta che si chiama Sindrome di Wobbler, una malattia congenita neurologica per colpa della quale le vertebre del suo collo vanno a comprimere il midollo spinale e i nervi, questo gli comporta “instabilità della colonna vertebrale, con alterazioni anche a livello delle articolazioni, dei dischi intervertebrali e anche dei legamenti”.In pratica Kolima si regge in piedi a fatica, cammina in modo traballante, ha difficoltà a rialzarsi da terra e passa la maggior parte della giornata accucciato.Ma Kolima è anche un cucciolo, ha poco più di un anno, e vorrebbe giocare e spaccare il mondo.Ecco, credevo di averlo adottato io, questo cucciolo, ma ogni giorno mi sembra sempre più evidente che lo abbia adottato il mio asino.Paolo è un asino di sei anni, è con me dallo svezzamento.Quando ero piccolo, mio nonno, il Felice Caputo vero, duro e un pò arrogante come le pietre che aveva spaccato per una vita, mi raccontava sempre del suo asino, di come da ragazzo lo accompagnava a lavorare dalla campagna fino ad Avellino centro, di come non gli saliva in groppa ma andava a piedi al suo fianco, al fianco di Paolo, il Paolo vero.Quando mi sono trasferito ad abitare e a vivere la stessa campagna, decisi di voler convivere a mia volta con un asino, e gli misi una “sepponta” indelebile per ricomporre “Felice e Paolo”, una coppia che a quanto pare continua a funzionare.Se pensate che un asino maschio, per quanto di taglia piccola, possa avere un caratteraccio, sia dispettoso e testardo, avete ragione.Se pensate che un asino maschio sia una animale poco intelligente, di poche pretese e senza empatia, avete torto marcio.L’unico momento della giornata in cui Kolima trova le energie per alzarsi e giocare è quando lo porto da Paolo.Sono uno spettacolo: Paolo, il dispettoso e testardo Paolo, dopo un primo momento di indifferenza ha preso il cagnone sotto la sua ala protettiva, si è reso conto delle difficoltà motorie di Kolima e, per farlo giocare e dargli calore, fa cose incredibili.Si inginocchia per evitare che si sforzi, lo mordicchia, si stende vicino a lui, lo fa mettere nel suo fieno.Paolo ha adottato Kolima.(con sommo dispiacere della capra che non si fida troppo)Lungi da me estrapolare conclusioni mielose da questo fatto, solo, la prossima volta che pensate di poter insegnare a qualcuno come amare o spaccate il cazzo su come deve essere composta una famiglia, venite da me, vi metto un paio di giorni nelle stalle con Paolo e Kolima, così imparate un fatto.
Posted by Felice Caputo on Saturday, February 6, 2016
[Source: Facebook – Felice Caputo]